Monitoraggio collaborativo
Rifiuti urbani ingombranti
microraccolta rifiuti speciali
Analisi di contesto
Tra la produzione di rifiuti urbani di origine domestica-residenziale e la produzione di rifiuti speciali delle fabbriche dell’area industriale di San Nicola di Melfi, esiste una terra di mezzo costituita dalla platea di piccoli imprenditori, artigiani e agricoltori, con meno di 10 addetti, localizzati prevalentemente nel contesto urbano ed agricolo, su cui gravano da un lato la tassazione comunale sui rifiuti urbani ed assimilabili (TARI), dall’altro adempimenti normativi applicabili ai rifiuti speciali sempre più stringenti, in continua evoluzione che espongono gli stessi a rischi sanzionatori anche di natura penale. In tali contesti produttivi la distinzione tra rifiuti urbani, rifiuti speciali assimilabili e speciali non assimilabili è sempre molto labile, a volte incerta.
Se le realtà organizzate dell’area industriale hanno gli strumenti e le risorse per adempiere agli obblighi di gestione dei rifiuti speciali, in alcuni di questi casi non senza difficoltà, è impensabile che il singolo artigiano lasciato solo, la piccola azienda a conduzione familiare riescano nell’intento. Come affrontare la questione? Come estendere alle piccole realtà produttive un servizio d’interesse pubblico di micro raccolta, rispettoso degli obblighi normativi vigenti che impongono rigorose modalità operative (classificazione e caratterizzazione dei rifiuti, tenuta dei registri di carico-scarico, sorveglianza delle condizioni di deposito temporaneo, formulari di trasporto, autorizzazioni dei soggetti terzi, …)?
La dimensione del fenomeno
La dimensione del fenomeno non è trascurabile. Considerando le sole attività con un numero di addetti compreso tra 1 e 9, riconducibile pertanto alle tante piccole attività artigianali presenti nel contesto urbano di Melfi, si contano 311 partite iva attive, di cui 121 con un solo addetto.
Delle 311 unità attive, ben 214 (pari al 69%) sono riconducibili al settore edile e delle costruzioni, la cui produzione di rifiuti è legata a cantieri mobili e temporanei, per i quali notoriamente si registrano maggiori difficoltà ad organizzare una gestione efficace dei rifiuti.
Se si considera poi il settore agricolo questo conta ben 530 partite iva attive, che sommandole alle 311 si superano le 840 unità.
Numeri significativi per il bilancio di produzione dei rifiuti della comunità melfitana, e viste le oggettive difficoltà di corretta gestione da parte dei soggetti produttori, è ragionevole pensare che in parte vadano a determinare fenomeni di conferimento illecito nei contenitori della raccolta urbana, e nei casi peggiori forse fenomeni di abbandono nel territorio comunale.
Le azioni di progetto.
Condividere informazioni per applicare i concetti dell’ecologia ai processi produttivi. Questa la semplice formula alla base del progetto Sportello on-line per la microraccolta, con cui il Comune di Melfi propone un nuovo modello di servizi per la gestione dei rifiuti speciali generati dalle attività artigianali, di servizio e agricole.
Il sistema, mettendo in condivisione le produzioni di più soggetti (medie e piccole realtà produttive) consente di pianificare la logistica per gruppi di aziende sulla base delle informazioni gestite via web, puntando a ridurre sprechi di spazio durante il trasporto, aggregare produzioni di rifiuti compatibili tra di loro per caratteristiche di pericolo e destinazioni finali.
L’azienda produttrice dei rifiuti, gravata quotidianamente da adempimenti normativi in continua evoluzione e da autocontrolli da attivare sui fornitori di servizi di trasporto e smaltimento/recupero, trova in Wastesmart un servizio di aggiornamento normativo e sorveglianza che traduce gli obblighi legislativi in semplici procedure guidate. Insieme all’ottimizzazione della logistica dei trasporti, l’obiettivo perseguito è creare partenership e strategie di scambio, riutilizzo, recupero e riciclo di scarti e sottoprodotti di processo tra i soggetti aderenti all’iniziativa e tra questi ed il restante sistema locale, attuando i principi dell’ecologia industriale, affinché lo scarto o il rifiuto di un processo diventi materia prima per un nuovo processo produttivo.
Con lo Sportello gestito da Wastesmart nasce il “vector sharing” per la movimentazione dei rifiuti; i principi innovativi della sharing economy vengono applicati al settore rifiuti per facilitare il complesso sistema di relazioni tra tessuto produttivo, trasportatori, gestori d’impianto, grossisti, utilizzatori dei materiali rigenerati ed enti locali, per realizzare un’effettiva economia del recupero, attenendosi ai più rigorosi standard ambientali.
Lo Sportello si caratterizza per le seguenti applicazioni:
· gestione informatizzata del registro rifiuti di carico-scarico, con stampa formulari, accessibile via web ad un numero illimitato di utenti;
· tutorial e utilità per la classificazione dei rifiuti speciali distinto per settore merceologico di interesse;
· tutorial e utilità per la condivisione della logistica di trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti;
· qualificazione e sorveglianza di trasportatori ed impianti di smaltimento/recupero;
· integrazione del software con sito web / blog dedicato al progetto;
· formazione specialistica ed assistenza nel processo di classificazione dei rifiuti, con manualistica, istruzioni ed aggiornamento normativo a vantaggio dei beneficiari del progetto;
· assistenza in back office alle attività di registrazione, stampa, gestione formulari, archiviazione;
· comunicazione on-line attraverso l'aggiornamento dei contenuti informativi del blog;
· "monitoraggio collaborativo" disponibile per tutti i cittadini previa identificazione.
Partner di progetto sono le Associazioni d’impresa attive sul territorio di Melfi, che promuovono l'iniziativa presso i propri associati.
Le Associazioni aderenti, o le strutture di servizi da queste delegate, erogano, tramite l'uso dello Sportello Wastesmart, i servizi di compilazione e aggiornamento delle registrazioni di carico - scarico e movimentazione dei rifiuti speciali, oltre che la corretta archiviazione delle documentazioni prodotte (registro di carico e scarico, formulari I e IV copia, analisi di caratterizzazione rifiuti, etc).
Per un produttore di rifiuti speciali l'adesione alla piattaforma Wastesmart è volontaria?
L'adesione è assolutamente volontaria, gli obblighi normativi restano sempre e comunque in carico al produttore di rifiuti speciali che è libero di adempiere come meglio crede.
In caso di adesione, il produttore resta libero di scegliere il trasportatore ed il destinatario finale dei propri rifiuti speciali?
Si, Wastesmart è una piattaforma che consente la gestione informatizzata dei rifiuti in forma condivisa, ma non impone né prefigura nessun contratto o accordo con trasportatori/destinatari finali.
Lo sportello on-line può essere utilizzato anche dalla singola azienda che non aderisce alle associazioni di categoria firmatarie del protocollo di intesa?
Si, sono beneficiari dell'iniziativa tutte le imprese agricole, singole o consorziate, e tutte le imprese artigiane, produttive e commerciali che hanno fino a 10 addetti con unità locale insediata nel territorio del comune di Melfi
Quale è l'interesse pubblico perseguito con l'iniziativa?
Il risultato atteso è il contrasto alle attività nocive di smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non, nei contenitori della raccolta urbana ed ai diffusi fenomeni di abbandono di rifiuti nel territorio comunale. I comportamenti virtuosi saranno premiati attraverso l’attivazione di sgravi sul sistema di tassazione comunale.