Giornata Mondiale della Biodiversità 2020

La biodiversità è in crisi e con essa anche la fornitura dei servizi ecosistemici, dagli alimenti al legno, dall'acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo dell'erosione del suolo, dai valori ricreativi a quelli spirituali e culturali. Secondo l'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services circa 1 milione di specie animali e vegetali (su un totale stimato di circa 8,7 milioni di specie viventi) sono minacciate di estinzione. Molte di queste estinzioni potrebbero completarsi entro pochi decenni. L’attuale ritmo di estinzione delle specie, da 100 a 1000 volte più veloce di quella degli ultimi 10 milioni di anni, fanno ritenere gli scienziati che siamo di fronte alla sesta grande estinzione massa, dopo quella dei dinosauri. Dal 1900 a oggi l’abbondanza media di specie autoctone nella maggior parte degli habitat terrestri è diminuita di almeno il 20%; dal XVI secolo a oggi almeno 680 specie di vertebrati sono state forzate all'estinzione; oltre il 9% di tutte le razze di mammiferi domesticati si sono estinte e almeno mille razze sono a rischio. I fattori del declino della biodiversità sono prevalentemente di natura antropica. Gli sforzi compiuti dalle nazioni per contrastarne il declino non sono stati sufficienti a raggiungere gli obiettivi della Convenzione per la Diversità Biologica e, a scala europea, della Strategia UE per la Biodiversità, per il decennio 2011-2020. I risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti nell'istituzione delle aree protette e in particolare di quelle terrestri. Ora la comunità internazionale, di fronte a questa crisi e al rischio che vengano meno i servizi essenziali per il benessere dei viventi, cerca di correre, tentando un accordo mondiale ambizioso per il post-2020, mentre l’UE ha appena emanato la propria Strategia per la Biodiversità per il periodo 2021-2030.

Il nuovo accordo prevede una serie di politiche e azioni per: (i) ridurre le minacce che sono alla base del declino della biodiversità, inclusi i cambiamenti climatici; (ii) rispondere alla domanda di beni e servizi da parte dei cittadini attraverso l'uso sostenibile delle risorse genetiche e l’equa condivisione dei benefici derivanti dal loro uso; (iii) identificare e sviluppare strumenti e soluzioni innovative per l'implementazione e l’integrazione della biodiversità e del suo valore nelle politiche dei settori produttivi, in particolare di quello agricolo e forestale.

https://www.youtube.com/watch?v=1YNcBzWhIN4

Fonte: Ispra








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